Propongo alla Sisal di devolvere il jackpot che attualmente è di € 32.200.000 del superenalotto agli ospedali per acquistare attrezzature e assumere personale

Stanno girando tanti appelli di questo tipo in questi giorni su Facebook. C’è chi lo chiede alla Sisal, chi a Conte. Qualcuno anche alla fata turchina e a Belzebù.

Ad alcuni di questi appelli ho risposto personalmente, altri li ho ignorati. Ma siccome questi appelli iniziano a girare in maniera insistente anche su Whatsapp e Messenger credo sia giusto (ri)scrivere due righe su questo argomento che ritorna ad ogni disgrazia italiana.

Si perché questa richiesta la sentiamo, ad esempio, per ogni terremoto, alluvione, frana o calamità naturale che accade nel nostro Paese. E la risposta è sempre la stessa:

NO. NON SI PUO’ DEVOLVERE IL JACKPOT IN ALCUN MODO. E NON SI PUO’ OBBLIGARE SISAL A FARLO.

Chiarito questo vediamo di capire i perché.

Perché Sisal non può donare il Jackpot del SuperEnalotto?

Innanzi tutto quei soldi sono di Sisal che li ha incassati con le giocate. Giocate per le quali lo Stato ha già riscosso circa il 60% del loro valore. Il restante 40% serve per pagare i ricevitori, creare il montepremi, pagare le vincite del concorso, far cassetto per il jackpot che verrà e creare utile per la stessa Sisal. Nel momento in cui una persona gioca una schedina firma una sorta di contratto con Sisal SpA che si impegna a rispettare il regolamento, pagare i premi e soprattutto il jackpot.

Se Sisal oggi decidesse di devolvere il jackpot (o parte di esso) il prossimo vincitore potrebbe rifarsi sulla stessa società che si troverebbe a tirar fuori i soldi mancanti a causa della donazione.

Perchè lo stato non può donare il Jackpot del SuperEnalotto?

Semplicemente perchè non sono soldi suoi. Come abbiamo già detto sopra lo Stato prende circa il 60% del valore della giocata. Quello é il suo unico diritto sui soldi mossi dal SuperEnalotto (oltre alla tassa sulla fortuna di montiana istituzione).
Questo significa che se prendesse quei soldi custoditi da Sisal SpA commetterebbe una appropriazione indebita.

Per capirci: è come se domani Conte facesse un decreto che impone il sequestro di sei mesi dei tuoi stipendi per devolverlo alla ricerca.

Gesto ammirevole, ma illegale e inapplicabile.

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