Considerazioni sui prezzi della tecnologia

E’ stato presentato a Londra e ormai tutto sappiamo tutte le sue mirabolanti capacità. Oddio, ormai manca solo il comando “Galaxy make me a coffee” e siamo a posto.

Tralascio la solita spantegata di caratteristiche tecniche, video di dimostrazioni e via dicendo per focalizzarmi su una cosa: il prezzo.

Ormai iniziano a trapelare ovunque siti che accettano preordini e quindi i prezzi sono chiari: il modello da 16 gb in Italia costerà 699 euro. SEICENTONOVANTANOVE EURO. Un milioncino e due delle vecchie lire. In Germania pare che amazon lo venda a 599. E son già 100 euro in meno. Anche se per essere un Samsung (= plastica) è qualcosa di assurdo. Soprattutto perchè già sappiamo la rapida svalutazione a cui sono sottoposti i dispositivi Android.

Economicamente parlando conviene comprare un iphone che svaluta si e no 100 euro l’anno. Ma noi seguiamo la passione di solito. Passione che permette appunto di far arrivare uno smartphone alla cifra di 700 euro. Della serie che con quei soldi ci si compra un gran bel tablet.

Devo dire che questo Galaxy S III non ha nulla di esteticamente innovativo nè tantomeno nei materiali construttivi. Da quanto ho potuto vedere nei video si tratta della solita plastica a cui Samsung sembra aver fatto l’abbonamento.

Se vogliamo poi sono le stesse considerazioni che feci per l’uscita del Nexus S (preso di proposito quasi un anno dopo) e che pensai (non ricordo se l’ho scritto poi sul blog) per il Galaxy Nexus. Quest’ultimo mi arriverà a breve e anche qui l’ho preso mesi dopo di proposito.

Per quanto tecnofanatico, specialmente in ambito smartphone, inizio ad averne abbastanza di produttori sanguisughe che ogni anno buttano fuori nuovi device che in fondo di realmente innovativo hanno ben poco: ormai sono convinto che unici smartphone che abbiano fatto la differenza negli ultimi dieci anni siano iPhone (2g/3g) e l’indimenticabile HTC Dream (G1). Subito dopo il Nexus One (per il cambio di rotta di preso da Google e da Android, oltre che per l’estetica e i materiali costruttivi).

Proprio in queste ultime settimane ho rispolverato il Nexus One a causa della rottura del Nexus S e devo dire che le uniche mancanze che sento riguardano la dimensione del display e la mancanza di ICS a cui ultimamente mi ero abituato. Ma ho riscoperto una batteria di durata DECENTE (non ottima, ma per lo meno arrivo a sera con wifi acceso tutto il giorno), un feeling nel tenerlo in mano per la qualità dei materiali e una velocità che non ricordavo. Contando che uso SPB Shell 3D come launcher non ho quasi mai rallentamenti… e poi c’è la trackball luminosa di cui spesso ho sentito la mancanza. Mi manca anche il chip NFC: dopo la video guida di Tecnophone ho voluto comprare qualche tag per provarla. Sicuramente più per curiosità che per necessità.

Anche se tardi (ormai il Galaxy Nexus è in viaggio) devo ammettere di essermi pentito di aver comprato l’ennesimo terminale. Ma tantè: ormai è in viaggio e ovviamente non lo cestino quando lo avrò tra le mani. Sicuramente ne scriverò e sono sicuro che ne sarò entusiasta. Ma quello che mi viene da chiedermi è se davvero vale la pena correr dietro alla tecnologia ogni anno. Soprattutto contando che al massimo dopo due anni (ma nella maggior parte dei casi si parla di 6 mesi) il produttore smette di supportarlo e addio update. E il mondo Android ne è pieno di questi esempi, di terminali abbandonati dopo pochi mesi o che richiedono un anno per avere un aggiornamento. Inutile citare come esempi Samsung e HTC che da questo punto di vista hanno imparato molto da Nokia. Nokia si è visto che fine ha fatto, ma questo non riguarda gli altri due perchè almeno continuano a fare nuovi modelli cercando di innovare qualcosa e non si siedono sugli allori continuando a usare lo stesso software obsoleto.

E dovrebbero magari ringraziare anche quei bravi ragazzi di XDA che supportano con le loro rom modelli che i produttori si sono perfino dimenticati di aver prodotto. E questo discorso vale anche per Google con i suoi Nexus. Android ICS molto probabilmente sarà l’ultima release per il Nexus S (bug fix a parte) perchè tutto poi sarà orientato per 12 mesi sul Galaxy Nexus e così via. Daltronde la storia del Nexus One ci insegna questo.

Detto questo possiamo immaginare che il prossimo Nexus sarà quasi sicuramente ancora Samsung… ma come tutti auspico in un cambio di rotta e in un Google Motorola Nexus Droid. Magari con querty fisica e finalmente un altoparlante come dio comanda. Detto sinceramente: gli speaker utilizzati dalla serie Nexus fanno pena. Nessuno escluso.

PS: lo so bene che nessuno ci obbliga a comprare le ultime novità. soprattutto in questi mesi di crisi sempre più nera, però qualcuno ci ha scambiato per limoni da spremere (e non parlo solo del nostro Governo).

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