Premetto che con questo articolo rischio l’impopolarità, rischio di sembrare una voce fuori dal coro oppure uno che “pretende troppo”, ma purtroppo non posso farne a meno…
E’ la notizia del giorno: Samsung e Google hanno ufficializzato la creazione del Nexus S e annunciato le prime date: dal 16 dicembre in USA e dal 20 dicembre in Inghilterra.Le specifiche tecniche ormai le conosciamo quasi da qualche mese: 1ghz di processore, 512 mega di ram, display superamoled, 5megapixel di fotocamera in aggiunta a quella frontale per le video chiamate (ma a proposito: qualcuno le usa?) e ovviamente Android 2.3 gingerbread.
Ma ora arrivano le “bastonate”: nessuna SD presente. Il terminale è dotato di 16 giga di memoria interna ma senza possibilità di espansione. Sinceramente mi pare una cavolata non tanto per l’espandibilità (cavolo 16giga sono comunque sempre tanti da riempire!) quanto per la comodità di una microsd (specie se di classe 6).
Altro tasto dolente è la plastica: chi dopo essersi abituato alla solidità di un Nexus One (o di un iphone) può immaginarsi di tornare alla plasticaccia, di cui Samsung solitamente non è un buon utilizzatore?
Sia chiaro che non sto dicendo che si tratti di un flop, di un telefono scarso (con la mano di Google e con quelle specifiche tecniche non potrà mai esserlo) però al momento non lo trovo molto convincente se non per le parole di TechCrunch che lo definisce il miglior android mai creato. Ma parliamo appunto di Android e non di “dispositivo” nello specifico. Proprio per questo inizio a pensare che Nexus S segua le orme di Nexus One: dimostrare cosa può fare l’OS Android. Probabilmente non sarà un record di vendite ma “spingerà” le vendite di altri terminali affascinando gli utenti che vedono le video recensioni di questo nuovo gioiello. Lo chiamo gioiello perchè ha comunque delle caratteristiche HW non indifferenti (anche se non mi spingono, al momento, a pensare di acquistarlo) che abbinate al sicuramente ottimo Android 2.3 farà faville anche senza innovare più di tanto se non per il display ricurvo e la registrazione finalmente in MP4.
Che dire: ci sono le basi per un ottimo terminale ma purtroppo niente di realmente innovativo che possa realmente dare uno scossone al mercato dei terminali mobili come a suo tempo riuscì a fare iPhone. A oggi per me l’ultimo terminale “innovativo” (o comunque particolare) uscito è il Desire Z con la sua querty integrale a scomparsa…per il resto attendo l’arrivo di Gingerbread (come palliativo in attesa della vera rivoluzione 3.0) sul mio Nexus One.
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